domenica 17 giugno 2012

knitter A.R.

E anche per oggi ho finito di lavorare.
Mentre aspettiamo che il computer elabori le immagini tridimensionali che stiamo facendo in genere abbiamo un bel po' di tempo libero. Purtroppo però non ci si può allontanare dall'ufficio (sarebbe bello poter andare al mare! :D), ogni tanto è bene controllare che non sia fuso nulla!

Ieri durante le lunghe attese, abbiamo approfittato per pulire a fondo lo studio (ogni tanto ci vuole e dopo si lavora molto meglio). Oggi ho pulito il cortile e il rustico per prepararmi, come ogni inizio estate, alle innumerevoli cene con gli amicici. Il tempo che mi è rimasto, tra un'immagine ed un'altra l'ho passato in Ravelry.

Ho la capacità di perdere davvero delle ore in quel sito, tra i forum, i progetti degli altri e gli schemi. Ogni volta che inizio un nuovo progetto confronto i filati con i quali è già stato eseguito da altri, leggo le note che hanno messo, ne valuto la difficoltà. Vedo che modifiche sono state apportate, posso dialogare, in caso di dubbio, direttamente con la designer.

Senza contare la quantità di ragazze che ho incontrato virtualmente (e non), che mi hanno insegnato tantissime cose nuove, che mi hanno sostenuto e (no, non esagero) voluto bene. 
Ho migliorato notevolmente il mio (scarsissimo) inglese.
Ho potuto vedere e poi comprare le lane più pregiate, le più economiche, le più colorate, le più ecologiche, le più scontate...
Ho scoperto tipi di ferri che voi umani...
Ho creato un database della mia lana (il mio stash!), una lista di schemi che voglio fare (la mia chilometrica queue!), un quaderno virtuale dove appuntarmi i progetti fatti, quanta lana è stata usata, che campione è venuto, che ferri ho usato.

Io sono praticamente una knitter A.R. (after Rav). Ho preso i ferri in mano ad agosto 2009, e subito grazie ai suggerimenti della mia sorellonza mi sono iscritta. Ma mi chiedo. Com'era la vita della knitter solitaria prima dell'avvento Ravelry?

Voglio le testimonianze di qualche knitter B.R. (before Rav).


7 commenti:

  1. Prima di Ravelry, per me, la vita da knitter era dura. Schemi in italiano, riviste con modelli impresentabili realizzati in colori a dir poco imbarazzanti e filati incredibili (quello che le case produttrici dovevano spingere, mica i più interessanti). Tutte queste difficoltà mi hanno spinta a farmi i modelli da sola, ma non c'erano persone con cui chiacchierare, confrontarsi e crescere. Non immaginavo neanche che si potesse fare la maglia con persone d'oltreoceano, acquistare filati esotici e particolarissimi, o trovare online ferri davvero funzionali e moderni (usavo quelli tutti storti della nonna e i prym grigi erano il massimo a cui potessi aspirare). Trovare ispirazione era difficilissimo... insomma: w Ravelry!

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  2. La maglia B.R. per me era un passatampo solitario, condiviso per un certo tempo con mia mamma e mia zia attorno al tavolo della cucina. Poi l'abbandono per anni e la ripresa in attesa della prima figlia.
    Internet è stata la svolta, con la scoperta dei blog di maglia americani, dei circolari di qualità, delle lane tinte e filate a mano, di quelle self-striping, delle tecniche top-down, del mosaic knitting, domino knitting, dell'anello di Moebius lavorato ai ferri, dei piani iperbolici all'uncinetto, dei libri di Elizabeth Zimmermann (mia guru), e Norah Gaughan e quindi la voglia di fare uno Stitch'n'bitch in città, nuove amicizie e affinità e ancora mille cose....
    Ravelry poi ha amplificato e reso più fruibile ogni cosa, un vero turning point nel modo di vivere e condividere creatività e passione!

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  3. Knittare B.R. era triste e solitario. a meno di non avere amiche sferruzzanti a portata di mano, cosa che mia nonna aveva, io no.
    non per niente ero ferma a maglia rasata e rettangoli che avevo imparato a 6 anni, e quando ho scoperto ravelry ho ripreso in mano i ferri e sto imparando un sacco di cose nuove ed ho voglia di fare e fare e fare...

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  4. Me lo chiedo.. non voglio ricordare!!!
    ma condivido i primi due post. Quello di Claudia no, perché qualcosa di più dei rettangoli sapevo fare. Anzi, credevo di sapere tutto! Che lezione di umiltà è stata la scoperta di Ravelry!!!

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  5. ciao,
    sono iscritta a ravelry, facevo maglia prima di iscrivermi (da taaaanti anni) e faccio maglia ancora adesso.
    Mi ha insegnato la nonna, la mamma, e ancora adesso preferisco confrontarmi con persone e non con un sito...
    L'unica vera scoperta, più che ravelry sono le blogger che scrivono di maglia.
    Ho scoperto un mondo che ama fare ciò che piace a me!
    Mi è sempre piaciuto molto usare i ferri, e anche cucire, e mi sono sempre sentita molto in imbarazzo ad ammettere che era un mio hobby... anche perchè non è mai stata considerata un'attività "creativa", ma una cosa da poveracci...

    Quindi trovo bello e confortante leggere di persone come te e tante altre, che scrivono di maglia, ma non solo, e mettono in comune una passione per un'arte che con il tempo è diventata sempre più rara.

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  6. La vita da sferruzzatrice prima di Ravelry se ci penso era proprio monotona! Io ho iniziato a imparare tantissime cose nuove proprio dopo aver scoperto le meraviglie di schemi disponibili. E ho detto addio ai km di sciarpe a maglia rasata ;)

    Prima di Ravelry sferruzzavo con mia mamma e con mia nonna e i modelli erano limitatissimi, i giornali se ci penso erano veramente orridi.
    Mia mamma lavorava anche in base alla sua fantasia e tutto considerato i lavori non erano male, ma ora abbiamo illimitate possibilità di scelta. E magari sono anche troppe se guardiamo le nostre queue chilometriche ;)

    W Ravelry e W la Ciami :*

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  7. Nella mia vita knittosa prima di Ravelry c'erano gli stitch'n'bitch che si chiamavano "ci troviamo per fare la maglia?" e knitty.com. E poi le mail chilometriche con knitters italiane che avevano le stesse difficoltà a trovare i ferri giusti, le lane belle, i pattern decenti, :-D. E poi c'erano i primi libri di Walker e Zimmermann che arrivavano con il cartone di Amazon.co.uk, e facevi il balletto della gioia per 15 minuti poi andavi in apnea a cercar di capire cosa c'era scritto, cosa voleva veramente dire, :-D (e senza i tutorial di YouTube non so se avrebbero fatto una bella fine, quei libri...). certo Ravelry è fighissimo, però se penso a quale è stata la mia vita prima e a cosa è la mia vita dopo, non sono sicura che abbia "davvero" cambiato la mia vita... forse perchè ne sfrutto il 10% di potenzialità... :-) (anche se poooi, senza Ravelry... col piffero che finivo qui, :-D)

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