martedì 31 agosto 2021

Una settimana in M50

Come avevo scritto settimana scorsa, altre novità in arrivo per me.

Ho cambiato lavoro, e nella settimana in cui davo le dimissioni e firmavo dall'altra parte, ho scoperto di aspettare un altro piccolino. Felicità e panico. Come dire a dei datori di lavoro che puntano su di te che tra meno di otto mesi ti dovrai congedare?

Però sono fortunata e l'azienda dove sono andata a lavorare è stata molto corretta dicendomi che non ci sarebbero stati problemi e hanno proseguito con la mia assunzione (e meno male perché avevo appena finito di convalidare le dimissioni nel precedente posto di lavoro).

Al momento sono a 16 settimane, e la nascita è prevista il 15 febbraio 2022. 

Il 24 settembre, durante l'ecografia, la mia dottoressa ha riscontrato una presunta anomalia da accertare. Del liquido nei polmoni che chiaramente là non doveva stare. 
Mi ha fissato un'ecografia nell'ospedale dove lavora subito la settimana dopo e ha fortunatamente scoperto che era stato un falso allarme.

Ho passato solo una settimana con l'esenzione per gravidanza a rischio per voler abbracciare una per una quelle mamme che ci sono dentro, o che ci sono passate. Non si da mai abbastanza valore alla salute, finché non la si perde.


Happy knitting
Ciami

sabato 21 agosto 2021

Volevo solo una cassettiera #2

Ve lo ricordate? Sono passati sei anni da quando affermavo il mio desiderio. E indovinate un po?
Sono al lavoro ed ecco qui:



Il caricabatterie del cellulare, l'astuccio con matite e penne, la mia agenda, la mia vita e i miei sogni. 

Il 5 luglio 2021 ho cambiato lavoro. Io riinizio da qui (e da altre belle novità che a breve vi racconterò). 

Lo scrivo perché vorrei che ricordiate (e vorrei ricordarmi anche io) che i veri sogni si avverano sempre.


Happy knitting

Ciami



mercoledì 4 agosto 2021

Lettera alla me stessa di due anni fa.

Cara Ciami, 

lo so che al momento ti senti molto spaventata, molto triste e molto sola. 
So anche che hai paura di sbagliare, questa sensazione ti accompagnerà per un po' (se ne andrà mai?); probabilmente è giusto così.

Tra poco più di due anni ripenserai a questi momenti che ti sembravano interminabili, sempre con il tuo fagottino in braccio, con dolcezza e anche con nostalgia. 
Abbraccialo il più possibile. Tienilo vicino.
Tenerlo attaccato a te non lo renderà dipendente. Te lo posso garantire. Il Ludovico che conosco oggi ha due anni e una grande curiosità.
Allattarlo a richiesta non lo renderà meno autonomo nel cibo. Ora mangia hummus e avocado toast, pasta con il pesto di cavolo nero e ragù di Lenticchie, crocchette di cavolfiore e fettine di lonza. Ama la ricotta, adora il pane.
Va matto per il gelato, per il budino, per i dolci in genere.
Farlo addormentare al seno non lo renderà sempre presente nel lettone. Da una settimana quasi dorme nel suo letto, nella sua cameretta, e non ha fatto nessuna fatica. Non si sveglia di notte per chiedere di te. La mattina è sempre felice e vuole andare a giocare "dagli orsi giù", per poi fare colazione tutti insieme.

Spero che queste cose ti abbiano un po' rassicurato, stai facendo bene e fidati: la massima esperta di Ludovico in circolazione sei tu.

Happy knitting, 
Ciami






giovedì 18 luglio 2019

Quindici giorni

Mancano solo quindici giorni ed un milione di cose da fare, o forse nessuna, per prepararsi all'arrivo del piccolo con noi.
Abbiamo passato un week end al mare D. ed io, dato che difficilmente andremo via tra agosto e settembre.
Io mi godo la "nuova" casa dove lo spazio e il verde non mancano, leggo, knitto (vi aggiorno presto su cosa!), lavo e stiro. Ma soprattutto: aspetto.



Mancano solo quindici giorni ed un milione di cose da fare, o forse nessuna. In fondo: chi è mai preparato a questi cambiamenti? Ho milioni di dubbi su come sarò. Sarò in grado, sarò capace? Saprò farmi voler bene? Perderò la pazienza come mi capita tante volte?
Saprò perdonarmi di tutte le mancanze che avrò?
Riuscirò ad essere ancora Ciami o diventerò la mamma di L.?

Quando entro nel loop dei dubbi, in genere preferisco fare un respiro a fondo e lasciare andare. Sarò la mamma di L. e Ciami la solita, ma diversa. Cambiata come tante altre volte ho fatto.

Ho sentito dire che ogni bambino sceglie la mamma migliore che potesse avere; io l'ho avuta e spero che tra una trentina di anni, guardandosi indietro, anche L. potrà dire lo stesso. Spero possa pensare di aver avuto una mamma che, nonostante gli errori, gli innumerevoli dubbi e le mancanze, non abbia mai lesinato sull'unica cosa davvero fondamentale in una famiglia: l'amore.

Mancano solo quindici giorni ed un milione di cose da fare, o forse nessuna, ma la valigia è pronta, il suo nido è preparato e i suoi genitori, che tanto lo hanno desiderato in questi anni, lo aspettano felici.

Non vediamo l'ora di conoscerti L.

venerdì 21 giugno 2019

Cattiva

Ho deciso di partorire all'ospedale di Vimercate dove sto seguendo il corso preparto. Proprio ieri ci hanno consegnato un questionario per monitorare eventuale insorgenza di depressione in gravidanza e nel post partum. Una bellissima iniziativa che mi sento di condividere, benché (al momento) non mi sembra mi tocchi da vicino).



Penso sia una delle cose che più mi spaventa della nuova vita che mi aspetta, quella di non sapere gestire le emozioni negative che, ne sono sicura, emergeranno al momento in cui mi troverò da sola con un esserino che non conosco e che farò fatica a capire. 

Oggi ho preso uno dei libri consigliati nell'opuscolo e a pranzo inizierò a leggerlo. 
Si tratta di: "Cattiva" di Rossella Milone, libro edito da Einaudi.

Se vi andrà via racconterò com'è.

Happy knitting
Ciami

martedì 28 maggio 2019

In biblioteca in due.


Lunedì scorso sono andata in biblioteca. Come sapete è un posto che adoro, dove mi piace passare il tempo e dove vado con gioia per rilassarmi e staccare un po' il cervello.

La biblioteca non è più la stessa di una volta, è cambiata quando io ho cambiato casa, ed è diventata una biblioteca diversa in cui ci sono bibliotecarie diverse e diverso è il percorso per arrivarci. Ma lo spirito del silenzio e dell'odore dei libri è sempre lì, ad abbracciarti all'ingresso per farti sapere che andrà tutto bene e che non sarai mai da sola.

Lunedì, in biblioteca, ho preso in prestito tre libri, due erano per me: si tratta di "All'ombra di Julius" di Elizabeth Jane Howard (ricordate? L'autrice della saga dei Cazalet!) edito da Fazi, che mi sto gustando ora nei mie avanti e indietro tra la campagna e la città, e una biografia della Regina Victoria, che ancora non ho iniziato.

Gli altri due sono Le avventure di Scodinzolo  di Raffaella Bolaffio, edito da Einaudi e l'Investigavolpe di Claudia Boldt, edito da Clichy.

D. ed io li leggiamo ad alta voce la sera prima di andare a dormire al nostro bimbo, per ora comodo nella mia ormai sempre più panciona e che nascerà ad inizio Agosto.

Inutile dire che al momento sono la persona più felice che possiate incontrare sulla faccia della terra. Lo abbiamo progettato e desiderato così tanto e da così tanto tempo che a volte non mi sembra neanche possibile che stia davvero succedendo a noi. Quando lo sento scalciare sorrido e non la smetto più.

Sono ancora sconsiderata e felice, e lo divento sempre ogni giorno di più.

E non potevo non condividere la mia felicità qui, con voi, che mi avete aiutato tanto per tanti anni.

Spero di iniziare nuovamente a sferruzzare ( e a scrivere sul blog) per me, per lui e per noi, magari approfittando del congedo maternità che inizierò il prossimo lunedì; e spero di essere all'altezza dello splendido compito che ci è stato donato e cioè crescere un nuovo essere umano nel rispetto, nella gentilezza, nell'amore per sé, per gli altri e per i libri.

Happy Knitting
Ciami



venerdì 31 agosto 2018

#happinessisachoice

Alla rientro al lavoro, questa fine di agosto, mi sono sentita diversa.
La paura, la rabbia, l'abbattimento che sentivo poco prima delle vacanze sono spariti, sostituiti da un sentimento di serenità.
No, non proprio serenità, lo descriverei più come un *desiderio* di serenità e di felicità.

Ho sostituito quella paura che mi prendeva il petto alzandomi la mattina, dalla voglia di vedere cosa mi avrebbe riservato il giorno che stava iniziando, cercando di focalizzare i miei pensieri sulle cose belle della mia vita, e non su quello che ancora manca.

Quando mi sento triste, non mi crogiolo più in quel sentimento. O meglio, mi concedo una decina di minuti di tristezza, quello sì. E poi scuoto le spalle e penso ad una cosa bella che ho. Il mio D., la nostra casa, il mio Silver, mio papà e mio fratello, la nostra salute.

Tutti i miei arti dove dovrebbero stare, il cervello che funziona, le dita che rispondono al comando, una bocca per parlare, due occhi per vedere.

Alla fine penso che la felicità sia *davvero* una questione di scelta e che siamo noi a farla. Nella vita ci sarà sempre qualcosa che non va. A volte è una piccolezza, a volte è un ostacolo insormontabile. E' sempre una sorpresa.
Sta a noi, nel bene o nel male, renderla vivibile.

Sta a noi, nel bene e nel male, essere resilienti e felici.