mercoledì 11 gennaio 2012

Novanta

Io e mia nonna abbiamo 60 anni di differenza, non sono pochi.

Lei è nata dopo la prima guerra mondiale, e ha vissuto tutta la seconda. La fame la paura.
Una mamma morta molto giovane, tanti fratelli più piccoli di lei a cui badare ed un padre molto severo.
A lavoro prestissimo, tanti sacrifici come tutti a quei tempi. Tanti dolori. Un marito e una figlia morti troppo presto. Ma anche delle gioie. Non da ultima (penso) quella di avere novant'anni, un genero e dei nipoti.

Io sono nata nei rampanti anni '80 ed ho avuto tutto. Due genitori che mi hanno sempre amata e sostenuta, la possibilità di fare quel che volevo della mia vita, gli amici, gli svaghi. La solidità.

E ovviamente non ci capiamo.


A volte ci sono dei giorni in cui vorrei che finisse tutto presto. Certe urla, certe frasi che non si riescono a dimenticare. Vivo in casa mia come se non lo fosse e sogno un giorno in cui potermi svegliare quando voglio (le dieci?), magari stare tutto il giorno in pigiama a leggere. Invitare amici, gente e sporcare la cucina con ogni ben di Dio da servire agli ospiti. Tirare fuori diecimila piatti, tutti da lavare e magari (orrore!) rassettare il giorno dopo.

Certi giorni invece, la guardo mentre legge il quotidiano (rigorosamente in piedi) e mi pento di ciò che ho pensato. E' magra, piccola ed ha un caratteraccio, ma è una parte della mia vita che prima o poi, anche considerata l'età, sparirà per sempre.

Sempre che non ci seppellisca tutti lei, ovviamente.

11 commenti:

  1. 90 una meravigliosa età, chissà cosa hanno visto i suoi occhi, chissà quanto potrebbe raccontarti.Capisco l'enorme differenza di età, e capisco che vivere insieme non sia facile, ma se puoi, guardala con occhi benevoli, perchè sicuramente quando potrai alzarti alle 12 e fare una cena con mille amici riordinando il giorno dopo allora , a volte sentirai l'enorme vuoto che lasciano persone così.E' inevitabile, credimi.
    Silvia

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  2. p.s. parlo così per esperineza mia,per me, a volte il rimorso di una carezza non fatta, di un momento non condiviso mi tormenta sempre.Ero ragazza, ed ero stupida e superficiale....ed ora non posso più riparare...
    condividi con lei le cose che sai che vi possono accomunare, evita ciò che non potrà mai capire :O)
    Un abbraccio

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  3. Intanto un grandissimo abbraccio.
    E poi... la differenza tra le generazioni non appare, altre ci sembra incolmabile... con la mia nonna io avevo un rapporto bellissimo, addirittura meglio che con la mia mamma e con questo ho detto tutto. Ma certe cose, certi valori, certi modi di vedere le cose e la vita... la distanza è troppa, troppa. Loro non capiscono la nostra leggerezza e noi non capiamo la loro... non direi pesantezza, piuttosto serietà estrema nell'affrontare tutto. Chi ha visto guerra e sacrifici è chiaro che non concepisca che tutto non è così grave. La certezza che prima o poi tutto possa riaccadere è sempre incombente. Insomma, ci vuole tanta tanta pazienza. da parte nostra perchè loro ormai... ma ci vuole anche rispetto, e questo da parte loro perchè anche noi siamo cresciute, vero, non siamo più delle bambine, abbiamo i nostri pensieri e vogliamo prendere le nostre (magari stupide, perchè no) decisioni... come farglielo capire? Beh, ehm. Questo è un altro paio di maniche. Non rileggo, ho scritto di getto e perdona qualche castroneria.

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  4. caspita, posso immaginare, solo immaginare che nn sia una convivenza semplice. ma nn penso centri l'età.
    a volte è insopportabile anche tuo marito che ha solo tre anni in più di te ma nn capisce (o nn vuole capire) un tubo.
    un abbraccio, a te e a lei...
    ciao cara.

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  5. Coprila di coccole ogni tanto. Quando l'età comincia a farci serntire più fragili, anche se continuiamo a ruggire, vorremmo invece riuscire a fare finalmente un pò le fusa.

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  6. Ho trovato tanto del mio rapporto con mia nonna in questo tuo post, è giusto pensare di voler colmare certe distanze con l'affetto, ma è sacrosanto proteggersi. La mia vita è migliorata tanto quando ho smesso di vivere con mia nonna 8 anni fa, lei adesso ha 93 anni, anch'io ho paura del fatto che potrebbe andarsene, ma ringrazio per il fatto che ora la vedo un paio di volte al mese (e i piatti tendo a lavarli la mattina dopo, con gran soddisfazione ; )

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  7. mia nonna era una donna forte ma al tempo stesso tanto fragile. diceva che la cosa peggiore di tutte fosse la solitudine, peggiore di ogni malattia. così quando stava male i suoi 4 figli si ritrovavano tutti a circondarla di attenzioni lasciando impegni e famiglia. se qualcuno non riusciva ad andare metteva il broncio, era insomma una donna un po' capricciosa. a volte io e mia sorella abbiamo criticato anche aspramente questa sua forma di egoismo ma in realtà adesso che non c'è più vorrei tanto squillasse il telefono e che dall'altro lato della cornetta ci fosse lei a dirmi "dov'è la mamma?non sto tanto bene" anche solo per un raffreddore. goditela con tutti i suoi difetti finché c'è...un bacio

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  8. Se fossi al posto di tua nonna penso che sarei incattivita con la vita che s'è portata via mamma, marito e figlia, lasciandomi qui.
    Un genitore non dovrebbe mai sopravvivere a un figlio. Eppure succede. E tu, vecchia, vivi. E tuo figlio, che avrebbe avuto davanti la vita intera, non c'è più.
    E' una croce molto pesante, troppo.
    Se poi pensi che tua nonna, da ciò che intuisco, vive nella casa che era della figlia, con il genero e i nipoti, c'è di che sclerare...
    Mia nonna non si perdonava (quasi fosse colpa sua!) di essere sopravvissuta a mio padre (suo genero, mi immagino lei...
    Prova a metterti nei suoi panni. Sapere di non avere più futuro, o almeno non molto, guardarsi indietro e vedere fatica, sofferenza, difficoltà...
    Un po' di coccole credo che l'aiuterebbero. Anche se immagino che a volte sia difficile anche solo pensarlo...
    Un abbraccio

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  9. @silvia: la guardo con occhi benevoli al meglio delle mie possibilità, ti assicuro. E sono sicura che sentirò il vuoto che lascerà. Abbiamo convissuto per quasi trent'anni, senza contare quelli che verranno. Conosco bene il peso che un lutto porta con sè.

    @Tibi: Tu sai come va. Grazie per le tue parole. :)

    @gra: hai ragione non c'entra l'età. Sono momenti e caratteri che in quel momento proprio non si prendono.

    @knitaly. Cercherò di dimenticare e ci proverò. Di più non posso proprio fare.

    @orsetto. Sono felice perché hai colto in pieno cosa significhi. Essere dilaniata tra il voler voler bene e il non poter dimenticare certe cose. Però si, è sacrosanto progeggersi.

    @Lilly: So cosa vuol dire avere un lutto sulle spalle. E' molto triste. So che mi mancherà. So che mi mancheranno persino le sue urla. Se non le volessi bene pensi avrei scritto un post su di lei? Se non le volessi bene pensi che piangerei tutte le lacrime che piango ogni santo giorno? No, la ignorerei e saremmo tutti più felici. Invece...

    @Elena: "Se poi pensi che tua nonna, da ciò che intuisco, vive nella casa che era della figlia, con il genero e i nipoti, c'è di che sclerare...".
    Sarebbe così bello invece potesse pensare che nonostante tutto non è da sola. Che nonostante abbiano trent'anni i suoi nipoti facciano a turno per non lasciarla sola la sera. Che la ascoltiamo sempre, Che nonostante non sia nemmeno il figlio mio padre non l'abbia rinchiusa in un istituto, ma l'abbia tenuta a casa, le cucini, le faccia la spesa, la porti a fare le visite e, cosa non da poco, le vogliamo bene.. Che nonostante i suoi tanti anni possa ancora vivere tra i giovani e sentirsi anche lei giovane. Sarebbe bello potesse pensare *anche* questo.

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  10. Nelle tue parole ho ritrovato la mia storia, solo che nel mio caso si parla dei miei genitori. Io compirò 34 anni a febbraio e mio padre 80 a giugno. Ti capisco benissimo e non posso che condividere le tue parole. Anche io mi sento tagliata in due da sentimenti contrapposti. Io mi occupo di loro con tutto l'amore che ho e lo faccio con gioia però a volte si è troppo stanchi e ci si lascia andare. Cerca di fare tesoro dei bei momenti trascorsi insieme vedrai che questo ti aiuterà a superare il resto. E' normale alla loro età vedere il mondo con occhi diversi. Mia madre ha una storia molto simile a quella di tua nonna e anche a casa nostra non ci si è mai alzati dopo le nove e via dicendo :) Vedrai che avrai modo di vivere le tue esperienze come tutti gli altri, così come ho fatto io.

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  11. Sarebbe bello. Ma alcune persone sono abituate a vedere il bicchiere mezzo vuoto, e si perdono il gusto squisito di quel "mezzo pieno"...
    Spero tu non abbia interpretato le mie parole come se volessi dare giudizi, non è così. E' che ne conosco di persone ferite dalla vita e non posso non pensare a loro con grande tristezza. E tua nonna me le ha ricordate...

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