sabato 8 ottobre 2011

Il buio oltre la siepe

 Noi sappiamo che non tutti gli uomini furono creati eguali, nel senso che molta gente vorrebbe farci credere: sappiamo che vi sono persone più intelligenti di altre, più capaci di altre per natura, uomini che riescono a guadagnare più denaro, donne che fanno dolci migliori, individui dotati di qualità negate invece alla maggioranza degli uomini. Ma c'è una cosa, nel nostro paese, di fronte alla quale tutti gli uomini furono davvero creati uguali: un'istituzione umana che fa di un povero l'eguale di Rockefeller, di uno stupido l'eguale di Einstein, e di un'ignorante l'eguale di un rettore di università. Questa istituzione, signori, è il tribunale. Atticus Finch
Ci sono libri fatti per restare sul comodino e aspettare con pazienza che tu sia dell'umore di tirarli su per l'ennesima volta e, per l'ennesima volta, rileggerli.
Libri fatti per regalarti una serata coccola, per risollevarti il morale dopo una settimana lunga e pesante.
Libri ormai disfati che portano il tempo degli anni passati al tuo fianco, portati e riportati nelle case in cui hai abitato, entrati e usciti dagli scatoloni sempre più segnati, ma ancora più vivi.
Libri che li apri e hanno proprio quell'odore lì, della torcia un po' bruciacchiata sotto alle lenzuola per leggere ancora un pezzettino dopo che era scattato il coprifuoco da un pezzo, della carta consumata della plastica e dello scotch con cui li hai tenuti insieme.
Libri che hanno l'odore dei tuoi tredici anni, di calzoncini corti e pomeriggi senza pensieri, di lunghe estati di dolcissimo far niente.

Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa succeda. È raro vincere, in questi casi, ma qualche volta si vince.
Non è una buona ragione non cercare di vincere sol perché si è battuti in partenza, Atticus Finch

Libri che sono passati quasi vent'anni, ma  li rileggi ancora con l'avidità della prima volta.
Io amo la famiglia Finch e i personaggi che a loro volta la amano.
Adoro la tenera cocciutaggine di Scout, la fierezza di Jem, la saggezza di Atticus. Amo la finta durezza di Calpurnia e le rose di Miss Maudie. Mi piace sentire le spacconerie di Dill sopporto persino la petulante zia Alexandra. Ogni volta mi commuovo per la timidezza di Boo e mi indigno per il processo a Tom (e ogni volta spero che i giurati cambiano idea, ma non è ancora successo).
Ogni volta mi siedo e ascolto Atticus parlare della vita, della tolleranza, del rispetto verso ogni essere vivente, della pazienza, dell'onore, dell'imparare a pensare con la testa degli altri, delle perdite e delle conquiste.

In un bel paese corrotto dagli scandali e dalla mitizzazione del potere e dell'accumulo di denaro come obiettivo primario voglio chiudere la porta e leggermi per la trecentoventesima volta la storia di due ragazzi e un papà che combattono per i più deboli e che insieme scoprono ancora una volta perché è peccato uccidere un passero.


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Il buio oltre la siepe Di Harper Lee
trad. Amalia D'Agostino Schanzer
a cura di: Carmen D'Eletto,  Lucrezia Tesé




Collana Narrativa scuola Feltrinelli/Loescher

3 commenti:

  1. Che bei ricordi mi hai regalato! Letto la prima volta durante un’estate ai tempi delle medie e poi riletto e riletto, come dici tu. :)

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  2. Ho visto il film ogni volta che è "passato" in Tv, ma non avevo mai letto il libro fino a 4 anni fa, d'estate a una ragazzina che conscevo l'avevano dato per le vacanze, con scheda da fare dopo la lettura ... lei voleva un aiuto e io ho letto un bellissimo libro! :-)
    Ciao, R

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  3. Mi hai davvero ispirato con questa lettura!

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