Italia paese di Dottori

Ovvero Quando mi chiamano architetto mi devo sempre ricordare di voltarmi

Scena 1, maggio 2006 [Primo lavoro dopo l'esame di stato, in negozio di arredamento]
Protagonisti Principali:
Giovine coppia di innamorati alle prese con la prima casa
Giovane ragazza che Ho Passato l'Esame di Stato, Sono Felicissima, Ora il Mondo è Nelle Mie Mani

Interno, pomeriggio:
Giovine coppia di etc etc etc.. "Ciao..blablabla.. ci sposiamo..blablabla...bellacasa..blablabla...vorremmo farci seguire da un architetto blablabla, casa da rivista blablabla".
Giovane ragazza etc etc etc... "blablabla architetto blablabla molte idee blablabla".
Giovane coppia etc etc etc... "ah! [schifati] Sei architetto? Allora ci potrai consigliare un ottimo spazzolone per il water
Giovane ragazza etc etc etc... [respira, sii cortese, stipendio a fine mese, sorridi]: Sicuro, per esempio c'è questo, in acciaio satinato, di design..blablabla
Giovane coppia etc etc etc... 12 euro? Ma all'Ikea costano 90 centesimi. Andiamo lì. Ciao eh!

Scena 2, novembre 2007 [A studio da un Famoso Architetto E No Che Non Ti Pago, Dovresti Essere Grata già Solo di Entrare Qui a Fare Pratica]:
Protagonisti Principali:
L'impiegata del comune
La giovane ragazza scazzata dal lavoro di studio presso "IlFamosoArchitettoCheIoInComuneNonCiVadoPuahCheSchifoNonVorraiChePrendaLaMetro"

Interno giorno, Comune di Milano
La giovane ragazza etc etc etc...Buongiorno signora, splendida mattina per protocollare eh?
[della serie sfodero armi che non sospettavo di avere]
Impiegata del comune: AAAAAAAAAAAAAHHHHWWWW.. 'orno signorina...YAAAAAAAAAAAAWWNNNN nn..dormit..YAAAAAWWWNNNNN nulla.
[e sti caz?]
Giovane ragazza etc etc etc: Devo protocollare una Dia per blablabla..
Presenza misteriosa alle mie spalle.
Impiegata del comune con occhio fattosi subito attento, rinvigorendosi i capelli e guardando oltre la mia invisibile personcina:
Aaahhh, buongiorno GiovaneArchitettoRampanteUomo, deve protocollare? Finisco subito la signorina e arrivo eh.
[e sti caz?]

Scena 3, novembre 2009 [studio proprio con tanti clienti parenti in bolletta, un paio di estranei sempre in bolletta e due aziende che non pagano]:
 
Protagonisti Principali:
Avvocato di controparte amico di Infanzia della serie: "Giocavamo insieme da piccoli e poi ti ricordi quando andavamo in giro la sera da ragazzi oh che divertente", e Sua cliente della serie "sisi, giocavamo anche insieme da piccoli ma ora ti pianto un coltello nella schiena
La giovane ragazza con occhi tristi della serie: Va che begli amici che c'ho".
Figurante speciale: Lei è il mio avvocato, è superfiga e io la adoro.

Tribunale, grigiume, tristezza infinita, interno, mattina.

Avvocato di Controparte etc etc con cliente etc etc: "Ah, guarda Sami che quando siamo in aula mi devi chiamare Avvocato, non SoprannomeGiovialeDiRagazzo, e darmi del lei anche.".
Sua cliente amica mia d'infanzia che oh quant'è bella l'amicizia ma anche no: "Eccerto Sami, anche a me devi chiamarmi Dottoressa, che sono laureata in Scienze del Sarcazzo, non BruttaStronzaConlaFacciaButterata, e anche a me, ovviamente, darmi del lei".
Giovane ragazza dagli occhi tristi etc etc.. [No, pensavo di entrare in aula e lanciarvi un gavettone, così per goliardia...] Pensa ma annuisce silenziosamente,
Avvocato di Controparte etc etc con cliente etc etc: rivolto al mio avvocato superfiga io l'adoro. No, perché sai, noi siamo cresciuti insieme.
Lei è il mio avvocato, è superfiga e io la adoro. Che culo ad avere amici come voi eh?

Scena 4, agosto 2010 [studio proprio con clienti che non sono tuoi parenti in bolletta]:
Protagonisti Principali:
La farmacista
La giovane ragazza scazzata dal secondo giorno di lavoro dopo le ferie estive di ben settimane uno, vestita da cantiere, in cerca di un dispositivo medico sanitario.

Interno, giorno.
Dlinnn... si apre la porta della Farmacia.
La giovane ragazza, occhio pallato dalle 8 ore consecutive di computer, braccia rivestite di finitura a gesso ed altri simpatici rimasugli di un cantiere in fase demolizione. Capelli in fase di demolizione, anch'essi, si accinge al BancoInformazioni.

Farmacista: buonser. signorin...
Giovane ragazza etc etc etc: "buonasera signora", sfoderando ultimo sorriso disponibile dopo il secondo giorno di lavoro etc etc etc..
Farmacista (riemersa dalle scatole con fierezza e sguardo lancinante): Io sono dottoressa, signorina.
[E io sono architetto, dottoressa e quindi che si fa? ci si scambiano simpatici aneddoti sulla vita universitaria oppure facciamo una sveltina e mi dà semplicemente ciò che le chiedo?]
Giovane ragazza etc.. "Mi scusi dottoressa può (sfoderare la sua laurea cum laudae e ) darmi una scatola per la raccolta di urine da 90 centesimi? Grazie, molto gentile eh! [No, ho solo due euro, ma sicuramente avrà fatto un esame per calcolare il resto ai clienti eh, che qui i titoli mica vengono dati ad minchiam...] Buonasera dottoressa, eh.

*sigh*