martedì 17 giugno 2014

Quando la pioggia di giugno (vent'anni dopo).

Non so se vi ricordate del mio amore della pioggia di giugno, della brillantina del nonno e di quella piccola casa in cui usavo passare le vacanze da piccola.

Sono passati vent'anni e sabato scorso ci sono ritornata (o meglio D. mi ha riportato, dato che era una cosa che da sola, probabilmente, non avrei fatto mai).
Ho camminato su tutti quei ciottoli (e anche su quelli che sono stati ripiastrellati) e in quelle vie di cui ricordavo tutte le case e tutti gli odori.
Ho rifatto tutti i piccoli sentieri, dalla collina al lago, dal lago all'imbardadero, dall'imbarcadero alla prima e alla seconda cascata.  Non è cambiato quasi nulla.

Non so spiegare come mi sono sentita, perché è stato un misto di felicità e nostalgia pressante.

Domenica mattina poi ci siamo alzati con la pioggia.
Quella pioggia di giugno che ricordo molto bene.
Siamo andati all'alimentari in piazza, ci siamo fatti fare un panino col prosciutto e siamo scesi in riva al lago a mangiarlo in silenzio io e D. (o meglio io chiacchieravo e D. probabilmente avrebbe voluto silenzio.. ).
E mi sono sentita come quando avevo dieci anni, una felpa enorme e niente di urgente da fare per i prossimi due mesi.
E mi sono sentita felice e serena. Come se nulla avrebbe potuto più farmi male.

E' stato un fine settimana bellissimo. Solo che è volato via.

Happy knitting.
Ciami

4 commenti:

  1. Anche io ogni anno alla fine della scuola andavo dai nonni in un piccolo paese sul mare... ogni volta che ci torno è sempre un emozione.. e le giornate di libeccio con il mare in tempesta sono i miei ricordi piu cari!

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  2. è volato via ma spero che la serenità ti sia rimasta appiccicata addosso...
    :)

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  3. Bei ricordi...
    E poi il lago di Como, il nostro lago, con la pioggia e le nuvole scure è ancora più bello...

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  4. ...però poi ce ne saranno altri, tutti lievi e spensierati :)

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