martedì 18 settembre 2012

Leggere Lolita a Teheran

La curiosità è insubordinazione allo stato puro.

E' solo attraverso la letteratura che ci si può mettere nei panni di qualcun altro, comprenderlo negli aspetti più reconditi e contraddittori del suo carattere ed evitare così di emettere condanne troppo severe. Al di fuori della sfera letteraria, di una persona si riesce a cogliere soltanto la superficie. E se si arriva a capire davvero qualcuno, a conocerlo, non è facile mandarlo al patibolo...
Come può un libro che parla soprattutto di dittatura, diritti negati, violenza gratuita e censura dare un senso di pace quando lo si legge?
Probabilmente il primo motivo è il poter uscire di casa senza timore. Poter leggere qualsiasi cosa sia stata edita, poterne discutere, poter tenere un blog. Probabilmente questi ed altri gesti che diamo per scontati, ci appaiono finalmente preziosi, nel momento stesso in cui qualcuno ci mette davanti ad un'altra realtà. Una realtà conosciuta ma relegata in un angolo della mente insieme alle altre dittature mondiali, alle guerre, alla fame, alle crisi.
Il secondo motivo, per il quale vi dico che questo è davvero un libro da leggere, è la fuga, non dalla realtà. Non sarebbe possibile, nè utile. Ma dall'infinita solitudine che ognuno di noi ha sempre provato nella sua vita. La fuga di una professoressa e delle sue sette ragazze, dalla solitudine sotto il velo imposto. Una fuga verso la comprensione e la libertà.
Una fuga che vi troverete a fare anche voi, attraverso la letteratura di Nabokov e Fitzgerald, pensando a Daisy Miller, a Elizabeth Bennet e a Catherine Earnshaw;


Leggere Lolita a Teheran
Di Azar Nafisi
ed. Adelphi

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1 commento:

  1. amo questo libro. Una dichiarazione d'amore alla letteratura, ai personaggi che gli scrittori ci regalano e soprattutto alla libertà.

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