venerdì 2 dicembre 2011

Umberto II

Perché leggere un libro proprio su Umberto II?

Per raccontare la storia italiana di quel periodo (la prima parte del novecento) avrei potuto leggere la storia del ben più importante padre, Vittorio Emanuele III, quella di Mussolini, oppure dei tanti personaggi ruotati tra la prima e la seconda guerra mondiale.
Ma ho voluto cercare di capirne di più sul "principe charmant", poi "luogotenente generale del Regno d'Italia", fino a diventare "re di Maggio".




Mi interessava soprattuto sapere come si fosse potuti arrivare al totalitarismo, ad una guerra così devastante fino ad arrivare al gran pasticcio dell'8 settembre (e oltre).
Leggendo la storia di Mussolini avrei riletto la storia degli ideali fascisti.
Leggendo quella di Vittorio Emanuele III, quella di una monarchia più propensa a salvare se stessa piuttosto che il paese.

Speravo, leggendo la storia di questo figlio, di vivere la storia di qualcuno che ha combattuto, almeno un po', per la salvezza degli Italiani.
Purtroppo mi sono dovuta ricredere.
Bambino soggiogato dal rigore e dalla freddezza dell'educazione paterna prima, poi adulto incurante della politica del paese, non ha mai avuto la capacità di soverchiare le (discutibili) decisioni del re, nemmeno quando mezza Italia stava soccombendo alle barbarie nemiche. Un piccolo sprazzo di audacia, durante la fuga dell'otto settembre. Il voler ritornare a Roma per dare un segno importante ai suoi sudditi.
Un gesto probabilmente eroico e inutile che comunque non ha mai visto la luce.

Un re in carica per poco più di un mese e poi esiliato dalla risposta del popolo (finalmente) sovrano il due di giugno, che è partito per il Portogallo et voilà.
Habemus Repubblicam
La prossima volta mi leggo la biografia di Maria Josè. Lei si aveva le palle.
 
Umberto II
di Gianni Oliva
L'ultimo re (Le scie); ed. Mondadori

More about Umberto II

letto per la sfida con mio fratello per la casella: Biografia di uomo edita da Mondadori

1 commento:

  1. Commento assolutamente ingeneroso nei confronti di un uomo, prima ancora che di un Re, che antepose l'interesse della Nazione a quello della Monarchia. Sbagliando perché la repubblica ha assolutamente peggiorato ogni cosa, a partire dal senso dello stato.
    Ma Umberto scelse l'esilio alla guerra civile. E lo visse con assoluta dignità fino al suo ultimo giorno. Mentre questa repubblica agonizza da decenni.
    Onore a Re Umberto II

    RispondiElimina