sabato 10 dicembre 2011

Quello che non ho



edit, ed è quasi mezzanotte.

Oggi è stata una giornata un po' così. Sulla carta un sabato fantastico, con poco da fare di concreto e tanto lasciato alla fantasia del momento.
Uno di quei sabati in cui puoi decidere cosa sferruzzare, se sferruzzare, se leggere, se girare per la periferia di Milano, se fare yoga o se semplicemente dormire un po'; chiudere gli occhi come quando da piccoli si dormiva il pomeriggio, ché la sveglia è suonata prestissimo stamattina. Ore sei e un quarto, per camminare nel gelo del parchetto, sciogliere i muscoli e risvegliarsi per bene dopo tutta questa influenza.
Eppure.
Eppure quando meno te lo aspetti, iniziano delle urla che non si sa nemmeno perché.
Si, ci sono le cause scatenanti, diverse da quelle remote. Come nelle migliori querre.
Urla che torcono le budella, parole morse tra i denti per non farle uscire, perché farebbero troppo male.
Insomma, dopo tanto tempo eccolo di nuovo il mio sabato-diazepam (anche se in anticipo di un giorno, dato che il giorno diazepam in genere è domenica), passato sul letto con gli occhi gonfi e il cuore chiuso, a ricordare con rabbia chi non c'è più, a pensare a cosa avrebbe fatto se ci fosse stata, a concludere che probabilmente avrebbe fatto buon viso a cattivo gioco, come solo lei sapeva fare così bene. E alla fine ricordarsi che ancora si respira e addormentarsi sperando di svegliarsi un po' più come lei.
Per questa volta mi sono risvegliata ancora io. Ma non demordo, magari prima o poi ci riesco.
Per consolarmi mi sono persa ancora in Ravelry e nella parte lana del web.
Su knitting, Fuck Yeah ho trovato questo cardigan (con gli appunti dell'autrice free per realizzarlo). Domani mi sembra già una giornata migliore.
Notte.
Ciami

Spinster
by Valérie Miller




4 commenti:

  1. capitano quelle giornate. in cui le voci che si hanno dentro sono un po' troppo forti. poi si va avanti. un abbraccio.

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  2. 'notte cara.
    domani è un altro giorno.
    :)

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  3. Mi consola sapere che non sono l'unica a temere la domenica-diazepam, anche se saperlo non fa sparire quel rossore agli occhi che bruciano a toccarli...
    A me capita spesso quando dormo il pomeriggio perché mi fa tornare indietro nel tempo, quando mio papà guardava le partite sul divano e mia mamma mi copriva col suo giaccone per non farmi prendere freddo. In giorni così non bastano né i libri, né l'uncinetto né la maglia a salvarmi dai pensieri e le notti sono sempre lunghissime... Spero tu abbia dormito bene...

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  4. Coraggio, mio tesoro. Tanto tanto coraggio. Però se ogni tanto le parole uscissero anche da te? In fondo inghiottire sempre fa male, sai? Dai sferruzza che magari ti passa...

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