domenica 13 novembre 2011

Bye Bye B, (parte 1, dimissioni).

Sono stata molto silenziosa in questi ultimi giorni.
Ho riflettuto sulla nostra situazione politico-economica, mi sono informata, ho ascoltato le opinioni, ho cercato di farmi un'idea, ho letto molto.
Ho cercati di raccogliere le idee.
Ho seguito abbastanza attentamente la crisi di governo, ho cercato di essere spugna per potermi ricordare di questi giorni negli anni che verranno.

Ieri ho seguito in diretta il voto in camera alla legge di stabilità. Ho sentito i cori da stadio, ho visto i cartelli, ho sentito gli insulti che si sono lanciati i parlamentari. Me ne sono vergognata.
  
Come mi sono vergognata della poca dignità di un Di Pietro vittorioso (anche se mi sembra che qui nessuno stia vincendo nulla) fare il gesto dell'ombrello (no, era un gesto a dire "a casa" a poi detto lui, la prendo per buona, ma dev'essere l'ultima volta).

Non mi sono unita ai festeggiamenti, nè in strada nè sul web, perché c'è veramente poco da festeggiare. Certo Berlusconi (con tutto il suo circo) si è finalmente dimesso, ne sono felice.
Spero che con lui finisca un modo zozzo (non trovo parola migliore) di fare politica. Ci ha fatto male. Ha danneggiato il nostro presente, sbeffeggiato il nostro passato e inquinato il nostro futuro. E io, da italiana, da giovane donna, da piccola imprenditrice, da ragazza per bene, da contributrice ne sono, francamente, uscita con la schiena a pezzi.
Non ho festeggiato la caduta del governo, perché ogni caduta di governo equivale ad un fallimento politico serio. E il fallimento di una democrazia parlamentare è un po' il fallimento del popolo sovrano. Che poi saremmo noi.
Se poi la crisi precede un governo tecnico, ecco che il fallimento si estende alla politica in generale.
Non ho festeggiato anche e soprattutto perchè le dimissioni di Berlusconi mi sono sembrate una sconfitta soprattutto per l'opposizione silente di cui io faccio parte.
Quell'opposizione che ha tanto detto (dimissioni, dimissioni, dimissioni, dimissioni) e tanto scritto (dimissioni, dimissioni, dimissioni, dimissioni), ma che poco ha (secondo me) fatto.
Quell'opposizione dalla quale comincio a non sentirmi più rappresentata e ora francamente mi sento come attaccata ad un tronco in mezzo al mare.
E ora?
E ora abbiamo due belle ipotesi.
Dare l'Italia in mano all'economista Monti, che farà gli interessi di tanti, di finanza, di BCE, cercando di educare gli italiani a "lacrime e sangue"
Andare alle elezioni con una legge elettorale definita dal suo stesso ideatore una porcata. Dovendo tra l'altro scegliere col naso turato su chi puntare.

Thank you B.

5 commenti:

  1. ciao, anch'io mi sento un tronco in mezzo al mare, da anni, ogni tanto me la faccio passare con tanti ragionamenti ma poi torna...

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  2. io ho festeggiato perchè ero convinta che non le avrebbe mai date, le dimissioni, ma che avrebbe cambiato la legge per restare per sempre, come in un altro tristemente famoso ventennio fu fatto.
    Ho festeggiato perchè ero convinta di trovarmi in un regime dittatoriale, dove i parlamentari venivano pagati per sostenere il loro leader (ehm, padrone mi pare più calzante in effetti)
    Ho festeggiato perchè nonostante la democrazia ne esca comunque malissimo almeno ne esce, almeno ha una possibilità, a valle di questo governo tecnico.
    E spero che questo governo tecnico sappia fare quello che i politici in 20 anni non sono stati capaci di fare, a cominciare dalla legge sul conflitto di interessi.

    Certo hai ragione: è triste dover ricorrere a dei tecnici ed è un fallimento della politica, pure se il fallimento non è di adesso, secondo me è iniziato con la "discesa in campo" di Berlusconi.

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  3. Non ho festeggiato nemmeno io, perchè non è nella mia natura essere così "sbeffeggiante" di fronte a chi perde. Ma un sospiro di sollievo, quello si, per la paura scampata che tutto ciò si trasformasse in un decadente sfacelo, perchè ero stanca di sentire sempre parlare (male) di lui, perchè ero - come la maggior parte degli italiani - esasperata... E allora non mi sono unita ai festeggiamenti, ma capisco questa reazione dopo tanta tristezza e vergogna subita nostro malgrado.
    E in Monti sinceramente credo, per motivi personali e professionali: stamattina un suo ex collega professore parlava di lui e diceva "il primo aggettivo che viene in mente pensando a lui è 'misurato'".
    Ecco, di questo hanno bisogno oggi l'Italia e gli italiani, di MISURA. E se saranno lacrime e sangue, e non sarà la prima volta per gli italiani, speriamo quanto meno che siano lacrime e sangue eque e finalizzate a qualcosa di concreto.
    Mi auguro solo che in 30 giorni il Professore non mandi tutti quanti a quel paese per incapacità di creare il consenso su misure impopolari... se dovesse succedere allora si che saremmo nella mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm...

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  4. Sono giovane (25 anni) ma non troppo per aver già visto finire un governo B., finito quella volta con i tempi giusti ma come abbiamo vissuto non finito del tutto, quindi posso essere contenta del pensiero di non avere più un rappresentante dello stato come lui e non dover per forza sentire tutti i giorni sue dichiarazioni, ma so anche che il berlusconismo (e il relativo antiberlusconismo) non sparirà con la stessa facilità in cui si dice la frase "mi dimetto". Un esempio sono stati gli applausi a fianco delle contestazioni davanti al parlamento,così come c'erano persone contente in modo esagerato come se fosse andato via un dittatore allo stesso modo c'era gente che lo applaudiva e lo difendeva, e finchè ci saranno persone che vedevano in lui un mito e un esempio non crederò alla sua fine. Per non parlare di chi è sempre stato dall'altra parte, io ormai non mi turo il naso dal un bel po' perchè ormaimi sono abituata alla puzza..il governo tecnico è un fallimento dei politici proprio perchè non hanno avuto il coraggio di fare le famose scelte impopolari, odio questo termine come odio quello che potrà succedere con la scusa del governo tecnico, spero solo che si riesca a cambiare la legge elettorale, è l'unico spiraglio che abbiamo per sperare il un parlamento migliore, o almeno migliorato rispetto all'ultimo..dicono che la speranza è l'ultima a morire, il brutto è che di cadaveri ce ne sono già tanti dietro di lei..

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  5. Non potrei essere più d'accordo, vorrei solo aggiungere che a me starebbe pure bene il sacrificio al quale siamo chiamati, ma vorrei vedere in parallelo sparire tutti i benefit dei nostri politici, di qulunque corrente essi siano. Chiedo forse troppo?
    Mariagrazia

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