"C'è fame nel mondo, amico - Plural ci penso su ancora un po' e disse: - Qualunque gusto tu abbia, c'è qualcuno a cui piage mangiarti. E'naturale. E' così che il mondo si mantiene pulito."Questo è stato il mio primo libro di Peter Dexter. L'ho finito ieri e ancora non sono riuscita ad assimilarlo bene.
La storia, ambientata a Los Angeles tra Beverli Hills a la Darktown nel 1953, parla di Train, giovane caddy nero, di Norah, bianca signora radical chic e di Mr. Packard, uomo imperscrutabile e violento. Parla di personaggi a tinte forti, luminosi e tetri allo stesso tempo, vittime ma carnefici.
Parla della sopravvivenza, della perdita del controllo, del prendersi cura del prossimo fino ad annientarlo completamente. Parla della differenza razziale, dell'esasperazione. E soprattutto della violenza, vista come un fatto inevitabile e imprevedibile.
Un libro che colpisce ai nervi e che fa aprire gli occhi. Anche quando preferiremmo tenerli chiusi.
Train
Peter Dexter, tradotto da Norman Gobetti
ed. Einaudi, Stile libero.
Letto per la sfida con mio fratello per la casella: Libro con una persona in copertina
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