domenica 15 maggio 2011
Quanto costa sognare
Capitano giorni in cui sia giù di morale, tutto sembra andare bene, poi basta anche un solo piccolo imprevisto, su cui in altre occasioni avresti riso, per ricordarti la mole di preoccupazioni che hai sulle spalle e farti andare nella crisi più nera.
Capita che tu sia fortunata e abbia accanto due amiche meravigliose che ti portino per mano a sorridere ancora, che non è ancora tempo di mollare tutto.
Ieri mi è capitata una cosa del genere. E quando sono tornata a casa non ho trovato niente di meglio da fare che cimentarmi nei croissant au beurre. Quando si è in down e quello che ci vuole.
Lo so, i vegani all'ascolto staranno già scuotendo la testa, che vi devo dire? Ci sono dei giorni in cui puoi solo lasciarti consolare dalla sfoglia che lievita e si gonfia. E non esiste sfoglia senza burro. Lasciate che sia sconsiderata una volta ogni tanto, sconsiderata e felice!
E' da molto che volevo provare questa ricetta, ma ho sempre desistito a causa della lungaggine del tutto (infatti ho iniziato ieri poco dopo pranzo e finito ieri sera tardi), ma lasciate che vi dica che ne è valsa sicuramente la pena. Ho seguito la ricetta di Paoletta di Anice e Cannella, a mio parere la più vicina all'originale. Pochi ingredienti ma di quelli tosti: Farina 00 mischiata a Manitoba, burro (e le due volte l'anno che uso prendo il burro più buono che ci sia sul mercato), zucchero e lievito di birra. Tutto qui. E poi tanta pazienza nella lievitazione e nelle girate (tecnicamente davvero molto semplici). E soprattutto grande soddisfazione per me.
Succede a volte che io debba ancora contare le monete per arrivare a comprarmi una qualsiasi cosa. Come quando avevo sedici anni e facevamo la colletta tra noi per prenderci degli smalti al mercato che costavano duemilalire. Allora era tutto molto bohemiene, ma lasciatemi dire che a trenta e passa è davvero molto difficile mandarlo giù e quando capita ti dimentichi dell'investimento fatto, dei muri comprati, dell'azienda creata dal nulla e senza agganci politici o economici di sorta. Ti dimentichi delle notti insonni, di tutto il lavoro, di tutte le soddisfazioni grandi e piccole e ti ricordi solo che alla tua veneranda età capita di farti pagare le cose da tuo padre, o anticipare i soldi dalle amiche.
Quando succedono queste cose l'unica cosa che penso è che sono una fallita.
Non importa che mio padre e le mie amiche volendomi bene non si pongono neanche il problema di aiutarmi. Sta tutto nella mia testa.
E' per questo che ho voluto cimentarmi in una cosa che mia avrei creduto di poter preparare, perché magari non avrò soldi, ma almeno so fare un croissant au beurre degno di questo nome.
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maaaa!! fallita a chi ?? fammi il piacere, sei una gran donna.
RispondiEliminaRICORDATELO.
e ti vogliamo un sacco di bene.
smack.
Se capitano questi giorni, capitano anche a me, che ho desiderato, voluto fare delle cose e adesso sono qui, lavoro, ma ne faccio uno che mi fa venire i calcoli alla colecisti, avrei voluto una famiglia numerosa, ed invece siamo noi due ed Otto il mio cane che amo come un figlio...e poi magari prendi un filo due ferri e ci fai una borsa che è bella.Allora penso che magari per me le soddisfazioni debbano essere altre, ma comunque il dolore rimane, oh se rimane, e si risveglia quando meno te lo aspetti.Tu sei molto giovane, cerca almeno di sfruttare questi anni, che credimi, possono essere risolutivi, e non pensare mai di essere fallita, perchè, ad esempio io i cornetti al burro non li so fare, quindi ti "invidio".Un abbraccio.Silvia
RispondiEliminaviva i croissant (mi dovrai fare un corso)!. Abbasso l'abbattimento, ci viene a tutte, ma tu sei una gran donna, e non lasciarti convincere proprio da lei che non e' cosi'! Forza, un abbraccio da una vecchierella, e ricorda che ci sono sempre mille belle sorprese dietro l'angolo.
RispondiEliminaCiao Ciami,
RispondiEliminaogni tanto passo di qui e quello che scrivi mi piace sempre.
Anche se ti conosco solo tramite blog, e da poco tempo, non penso proprio che tu sia una fallita! Hai un'azienda che è praticamente una figlia per te, l'hai creata tu con il sudore della fronte e una buona dose di coraggio... quante altre tue coetanee possono dire la stessa cosa?
Quanto alle preoccupazioni, ti capisco in pieno, visto che anche io e il marito lavoriamo per conto nostro. Anzi, questo post mi ricorda una situazione di un paio d'anni fa: eravamo in piena crisi produttiva, io lavoravo solo qualche ora a settimana e ai miei invii di curriculum non rispondeva nessuno. Ad un certo punto, mio marito a cominciato a comprare farine di ogni genere e sorta, e ha cominciato a fare il pane. Penso che questo gesto volesse dire "forse non sono in grado di comprare una bistecca per la mia famiglia, però sono in grado di non farla morire di fame".
Beh, di fame non siamo morti e le cose -lentamente- migliorano. Vedrai che anche per te non sarà diverso!
Scusate, mi è saltata una "h" proprio prima di un verbo... povera scema va bene, ma sgrammaticata no!
RispondiEliminaconfermo: sei una grande, creativa, piena di risorse e con una gran forza per reagire. I tuoi cornetti ne sono una conferma, e anche i tuoi scritti. Sono sicura che la svolta è proprio lì, a portata di mano!
RispondiEliminaIn questi giorni mi sono dovuta fermare a fare una riflessione proprio sul costo dei sogni, perchè sono a un bivio o a una specie di resa dei conti. Condivido con te le mie conclusioni, per quel che valgono. Secondo me sognare costa tanto e il prezzo si paga sia che decidiamo di inseguire i sogni sia che decidiamo di rinunciare. Se avessi deciso di non avviare la tua azienda forse adesso avresti un discreto stipendio, ma ti sentiresti una fallita per non aver seguito il tuo progetto.
RispondiEliminaMal che vada hai un futuro nella pasticceria ; )
Come disse Kennedy nel suo discorso prima della prima spedizione sulla Luna: " Non facciamo le cose perché sono facili, ma perché sono difficili"
RispondiEliminaOgnuno ha la propria idea di fallimento... io ho sul groppone quello del mio matrimonio...
RispondiEliminama lasciati dire una cosa: guarda i commenti al giveaway di unitecontro ilcancro quando ti senti "fallita" (la chiave è "sentirsi" e non esserlo ;)), guarda cosa sei riuscita ad iniziare da sola, cosa riusciremo a fare insieme.
io ti sarò per sempre grata di questo, per avermi dato un po' di senso in questo progetto.
Io avevo un fioretto personale da fare e grazie a te sono riuscita a realizzarlo.
Sarà poco visto dall'esterno, ma per me è stato tantissimo (e non ho ancora finito, vado avanti con il mio test finalmente!).
anche i miei figli a volte dicono le stesse cose, coraggio continuate a sognare e a fare, perchè non sognate solamente (ciami, per quel che vale, oggi puoi consolarti con i dati sulle proiezioni di voto...sono proiezioni, per ora...)
RispondiEliminaHo letto solo ora il tuo post e mi ha molto colpito. Non ti conosco ma da quello che ho letto sul tuo blog, mi sembri tutt'altro che una fallita! Lo so che è davvero difficile arrivare alla fine del mese, se non a poco più della metà e solo per questioni economiche. Dobbiamo continuare a lottare, per noi stesse e in noi troveremo la forza per superare tutto. Il senso della vita è andare avanti, perché andando avanti c'è sempre il tempo per non perdersi e per capire che la stessa vita ci offre più possibilità.
RispondiEliminaUn abbraccio
@gra: meno male che ci sei tu! Grazie :)
RispondiElimina@Silvia: Otto è stupendo, l'ho visto sul tuo blog! Fai bene ad amarlo! E i cornetti al burro si imparano, non è poi così complicato! :)
@gis: non vedo l'ora di svoltare quell'angolo! Grazie
@Libraia: quando ho letto il tuo commento avevo le lacrime agli occhi. Perché si sente che hai capito cosa provo. Comincerò a comprar farine. Grazie
@bricolo: sta svolta è vicina allora se me lo dite tutte! Grazie!
@Orsetto: Hai ragione da vendere. Provare o non provare, this is the question!
@MariaRosa. bella questa citazione!!
@gatta: Quel "fallimento" che senti a volte (la chiave è sentirsi non esserlo hai ragione) ti ha regalato anche uno splendido bambino! :) Io sono grata a voi perché senza di voi quell'idea sarebbe rotolata inerme, invece è diventata davvero una valanga! Grazie, mille volte grazie!!
@gomitoloni. A Milano cauto ottimismo e dita incrociate. Per il resto silenzio stampa :)
@Francesca: Se il valore di una persona si misurasse in quanta moneta hai in banca io sarei davvero davvero fallita. Ma per fortuna oltre ai soldi c'è tanto altro e quindi avanti! :)
Dai, oggi ci sono varie ragioni per essere contenti!
RispondiEliminaE' vero, i sogni costano. Ma la fatica tiene vivi e la ricerca continua di far vedere che valiamo, che la nostra idea è buona forse ci porta a dare il meglio. Mi capita che guardo fuori e penso che qualcun altro abbia una vita più facile della mia. Poi mi rendo conto che non sorridono quanto me. Ciami, sei grande, per quel conosco di te, per i croissant, per la maglia, per unite contro il cancro, per i tuoi disegni, per il progetto lavorativo. Non sono i soldi il metro per misurarlo anche se ti auguro che arrivino presto anche quelli!! Un abbraccio!
@Lisa: moltissime ragioni e per nulla sottovalutabili. Il vento inizia a girare per il verso giusto!
RispondiEliminaE che magari questo vento porti un po' più lavoro anche per le micro-imprese che vanno avanti nonostante tutto, prima di andare a dormire stanotte mi auguro questo! Un abbraccio anche a te e grazie!!
Che dire? Navighiamo tutti a vista e non programmiamo niente a lungo termine. All'inizio mi stressavo, ora provo ad adattarmi...la vita è un pò come le montagne russe!
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