venerdì 3 settembre 2010

Povera Italia

Al supermercato:

bimbo: "mamma mamma mi compri un dizionario per imparare le parole nuove"
mamma: "no, costa troppo, prenditi questa confezione tripla di mars"

*sigh*

18 commenti:

  1. che ridere (per non piangere, ovviamente)

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  2. Eh mia cara...qualche anno di supplenze e questo non ti stupirebbe (quasi) più. Sarebbe interessante vedere quante console per video giochi abbia comprato questa cara signora al povero bimbetto senza colpa. Friggiti il cervello e mangia mars amore mio, che tanto per comunicare bastano un centinaio di parole, chettenefai di un dizionario, suvvia...
    Che tristezza
    Vale

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  3. si, proprio no comment che è meglio!

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Ho cancellato il commento scritto precedentemente perchè non ho ancora carburato ed ho scritto con i piedi.

    E' vero che la cultura dei giovani d'oggi è a livelli rasoterra ... è vero che la colpa è da ricercare prima di tutto in famiglia ... ma è anche vero che la società indirizza a certi "valori" che valori non sono e ad uno stile di vita tutto consumismo e apparenza. Basta vedere in pochi anni quanto è scaduta la Tv ... programmi culturalmente decenti se vengono dati, vengono trasmessi dopo le 10 e mezzo quando va bene.

    Detto questo il costo di un dizionario non è da sottovalutare ... per certe famiglie specialmente, posso essere costi proibitivi e posso capire che certe famiglie evitano di comprarlo se non indispensabile.

    Certamente non avrei sostituito il dizionario con 3 Mars ... al massimo avrei preso al piccolo un libretto da leggere come ce ne sono tanti a costi irrisori ...

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Ti dico solo che una volta ho sentito 2 ragazzetti di 13 anni conversare:
    - Ma ladro si scrive con la D o con la T?
    Da panico..........

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  8. @Moira: concordo che i dizionari ormai costino uno sproposito, ma il bimbo in questione, di circa 6 anni, aveva ai piedi delle scarpe che io, a 29 anni non mi posso permettere. La madre firmata dalla testa ai piedi. E' questione di scegliere cosa è importante per il bimbo. In ogni caso non esiste che in casa non ci sia almeno un dizionario della lingua italiana. Almeno dei genitori, dei nonni, comprato usato. Non ci sono scuse. E te lo dice una che alla veneranda età di 29 anni "guadagna" 500 euro LORDI al mese.
    In ogni caso non era certo per far polemica sulla cultura dei ragazzi di oggi, ché fortunatamente io conosco 16enni che danno la birra a certe 30enni amiche mie.. nonostante la tele (che si può spegnere), il computer (idem). E' solo una questione di educazione. Anche la scuola centra fino ad un certo punto. Se uno ha sete di sapere, studia e impara. Certo, se non viene castrato dalla madre a 6 anni.

    Ovviamente tutto ciò secondo mia opinione,

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  9. Si ma sono d'accordo con te! Il mio era un discorso generale non un voler polemizzare quello che hai scritto e chiedo scusa se ho scritto in modo da sembrare polemica :)

    Comunque si, esistono ragazzi di 16 anni che danno la birra a chi ne ha 30, ma sono una eccezione. I miei lavorano entrambi nella scuola e certe teste che oggi sono la normalità, 15 anni fa erano l'eccezione.

    Proprio perchè la società spinge a ritenere più importanti come hai detto tu ... l'apparire ... l'avere scarper firmate, vestiti firmati, cloni dei personaggi esposti in tv ... piuttosto che dare peso alla testa e a certi altri valori.

    Scusa ancora se sono sembrata polemica, sottoscrivo in pieno quello che hai scritto.

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  10. @Moira: no, scusami tu, se ti sono sembrata nervosa, è che io su queste cose mi accaloro, sono fatta così, mi conosco bene ;) prendermi o ammazzarmi! :P

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  11. Leggere una storia del genere è come prendere un bel calcione nelle gengive. Certa gente non dovrebbe riprodursi.

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  12. Allora mi sa che su questa cosa siamo molto simili ... quando una cosa mi appassiona o ci tengo ... divento una tigre :P

    Buona domenica!

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  13. Eh sì, mi sa di sì!! ;)
    Buona domenica anche a te!!

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  14. Io non mi stupisco più, purtroppo. Ragazzina di prima liceo, al prof. che chiede il participio passato di stringere: "strinto"! Ok, lo diciamo sempre, no? "quanto sono strinti questi jeans..." :-(
    Ragazzine di prima media che scrivono acquila e scquadra... (entrambi gli esempi sono veri)
    La mia maestra mi avrebbe dato due ceffoni e avrei dovuto scriverli cento volte alla lavagna. Corretti.
    Però i genitori si lamentano che, poverini, i figli studiano troppo, hanno troppi compiti e come fanno a trovare il tempo per il computer, per facebook, per messenger, e ca..ate varie? E poi, si sa, i libri costano. Meglio regalare ai bimbi il Nintendo, così non rompono e si rimbambiscono...
    Scusa lo sfogo, ma a me hanno insegnato che i libri sono il cibo della mente e del cuore, sono preziosi e sono il regalo più bello che un genitore possa fare ai figli. Ma dalle mie parti si dice "cent co, cent crap" (non so come tradurlo meglio "cento teste, cento zucche"). Elena
    P.S. Scusa la lunghezza, ma l'argomento mi scalda...

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  15. Mi spiace aggiungere benzina sul fuoco, ma ormai i libri non se li comprano neppure piu' all'università. Comunque meno male che ci sono ancora un sacco di ragazzi in gamba (ma, tristemente, quelli del genere descritto nei vari commenti sono in aumento, sia figli che genitori). Che tristezza!

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