domenica 12 settembre 2010

Lascia andare.

Ieri e oggi grandi pulizie nella mia vita. Persone poco amiche, vecchi vestiti, foto di una vita passata, quando io ero io, ma un io così diversa che quasi stento a riconoscermi.
Ho salvato delle foto di noi da piccoli, genitori e figli sorridenti e insieme, come se quella felicità durasse tutta la vita. Foto di mia madre da ragazza, foto di mio padre a militare, di mio fratello con due denti, foto mie con i codini e la faccia imbronciata "dai mamma, basta foto".
Ho fatto pulizia sulla rubrica del cellualre, salvando solo i numeri di persone che ancora adesso so di poter chiamare in ogni momento. Gli altri, conoscenze orami sbiadite nel tempo, amiche a cui ho dato l'anima ma che per un motivo o per l'altro hanno preferito allontanarsi, gente che ha fatto con me un tratto di vita così breve da non conoscermi nemmeno sono finiti nel dimenticatoio. Bruciati e cancellati, che si sa,  forse sono troppo estremista, ma ormai sono andati. Non usati per così tanto tempo... cosa avrei da dire a queste persone? Eh ciao, si tutto bene e tu? E poi? Non è forse meglio tenersi i ricordi delle risate e delle lacrime, dei cinema, delle mostre al pomeriggio, di una Milano fredda, delle mani in tasca, di guance gelate, di cappellini e di sorrisi felici? Ha senso elemosinare affetto da chi non te ne vuole dare? Ha senso piangere perché una persona spontaneamente decide di fare un'altra strada quando nella tua vita hai sperimentato il dolore di chi non avrebbe mai voluto andar via e attaccata ad una flebo con gli occhi stanchi si è aggrappata a te dicendo di non preoccuparti mai di quello che sarà? "Gioia non ti preoccupare, ci vediamo domani". E quel domani non c'è stato mai.
Ho salvato due vestiti di mia madre, che non metterò mai. Li ho tolti dall'armadio e annusati nella ricerca di un profumo che non ricordo più, bagnandoli di lacrime pensando di abbracciarla ancora.
Ho buttato via la metà del mio guardaroba. Pantaloni ormai lisi, pinocchietti che non rimetterò mai, magliette di concerti passati, sbiadite dal continuo metterle e rimetterle e lavarle e rilavarle. Passioni arrivate bruciate e finite. Ho tenuto solo la maglietta dei Queen. Una volta era nera, ora è l'ombra di se stessa. Fedele ricordo della perdita di Freddie, in cui mi avvolgevo per dimostrare, a testa alta, che a me piacevano loro, non i Take That. Che a dieci anni basta poco per fare l'antisociale.
Ho buttato varie borse da cui svuotandole ho trovato "tesori"dimenticati. Abbonamenti all'Atm scaduti ormai da decenni, la tessera del liceo, delle foto anni 90 della sottoscritta con tanto di frangia enorme e capelli lunghi lunghi, fototessere con le compagne di strada fatte alle macchinette automatiche della serie dai, vediamo se riusciamo a sembrare ancor più brutte. Eh sì, care amiche mie, ci siamo sempre riuscite.
Alla fine, ho aperto l'anta della macchina da cucire e ho trovato la borsa del lavoro di mia madre. Dentro, un cappello all'uncinetto lasciato a metà. Mi va proprio bene, e non ricordo proprio per chi fosse. L'uncinetto ancora infilato nell'ultimo punto. Lasciato lì. Forse per me. Sicuramente per me.
Come a dire.
"Non ti preoccupare Gioia, forse non ci vedremo domani, ma potrai sempre continuare da dove ho termianto io."




Ciami

19 commenti:

  1. Vorrei tanto averti qui per abbracciarti forte forte...

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  2. E' l'ora di finire ciò che è stato cominciato. Di chiudere un abbraccio lasciato in sospeso per troppo tempo.
    E' lì per te, è tuo.
    Ti abbraccio forte, il mio cuore accanto al tuo.
    m.

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  3. ti abbraccio e ti penso.
    come mamma e come amica.
    a presto.

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  4. Mi hai commosso.
    Ti abbraccio forte forte.

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  5. che giornata straordinaria hai passato, purtroppo emozioni così intense sono sempre dolorose, che descrizione incredibile... e che tesoro hai trovato...continua così sei grande

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  6. Il dolore resta per sempre perché anche l'amore resta per sempre

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  7. Fare pulizia nella propria vita, oltre che negli armadi, è segno che si è fatto un passo avanti, importante, è come se si fosse arrivati ad un pianerottolo di una lunga scala. Non importa la fatica fatta, qui ci siamo arrivati.
    E che bella sorpresa trovare il lavoro di tua mamma, è davvero lì per te, perché tu continui quello che lei ha iniziato, perché tu sei un pezzo di lei che continua a vivere, è l'amore che si trasmette dall'una all'altra e non finisce mai.
    Un abbraccio. Elena

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  8. Che bello questo post, ti capisco anch'io ho fatto un pò di pulizia quest'estate per ripartire con la zavorra più leggera ma piena solo di cose importante.
    Ti abbraccio forte Letizia

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  9. si fa... di tanto in tanto si fa "pulizia", ma le cose importanti hanno segnato e creato quello che ora sei
    un cuore sensibile, profondamente sensibile .... per questo ti lascio il mio abbraccio forte anche se ti "conosco" poco...mi piaci Ciami, resta sempre così

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  10. Ho letto il tuo post d'un fiato e poi... quel cappello...

    Sì. Continuare a fare ciò che le persone del nostro cuore amavano; portare a termine; ricordare. Il senso sta tutto qui.

    Ti abbraccio forte.

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  11. ci si sente più leggeri a svecchiare rubriche, cassetti, affetti. è forse anche un modo per fare un po' di spazio al futuro, che ne ha proprio bisogno di essere accolto da nomi amici, da persone vere e non da ricordi sbiaditi.

    Tante coccole per te, dolce ciami :*

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  12. tesoro...è giunta davvero l'ora di iniziare a destreggiarsi veramente con l'uncinetto...sfodera le tue armi..io sono con te!
    ps.a me quel genere di pulizie lì mi fa proprio stare meglio ;)

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  13. Il tuo racconto mi ha commosso.
    Continua quel cappello... ti stava aspettando!
    Un abbraccio,
    Robs

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  14. ciami, bisogna essere toste per fare quelle pulizie, lo so bene, per guardare anni in istanti fotografati inconsapevoli di essere un giorno quasi reliquie, per sopportare ancora quel dolore che non diminuisce mai...

    e tu sei proprio tosta

    vittoria

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  15. Ho salvato due vestiti di mia madre, che non metterò mai. Li ho tolti dall'armadio e annusati nella ricerca di un profumo che non ricordo più, bagnandoli di lacrime pensando di abbracciarla ancora....
    mi si è strizzato lo stomaco...
    un abbraccio...

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  16. Leggo ora il tuo post...mi hai commosso enormemente...mi hai fatto provare il dolore che ogni figlia non vorrebbe mai provare!sei una donna straordinaria!
    Ti abbraccio
    tiziana nidodilana

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  17. grazie a tutte. Io non so come spiegare a parole l'emozione di ogni vostro commento..

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  18. bella storia, vera...

    una knitter

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