Vi riporto qualche frase, tra quelle che ho trovato più a tema per la giornata odierna.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore.
Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata.
La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato.
Buon primo maggio ai lavoratori, alle lavoratrici (sia in casa che fuori), a chi lavora anche oggi, ma soprattutto a chi il lavoro lo ha perso, non lo trova, oppure lo sta difendendo coi denti.
A volte mi domando che bisogno ci sia di voler cambiare la Costituzione, come si sente dire, se ancora non siamo riusciti ad applicare sul serio questa. La nostra è una delle migliori al mondo, ma quanti, io per prima, la conoscono davvero?
RispondiEliminaIo l'ho ascoltata perchè mia figlia fa l'istituto tecnico commerciale, mentre la leggeva avevo sentimenti contrastanti: non sapevo se dovevo ridere o piangere per quanto è scritto ma non viene applicato.
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